Chongqing/Roma, 28 lug 09:58 – (Xinhua) – “Ricordo che, quando ero ancora una studentessa, poche università in Cina offrivano specializzazioni in italiano, mentre oggi molte offrono programmi su questa lingua”, ha riferito a Xinhua Chen Ying, professoressa di lingua italiana nella municipalità sud-occidentale cinese di Chongqing.
A Milano, Giovanni Goffredo, un insegnante di lingua cinese, ha recentemente condiviso le sue osservazioni sul trend relativo agli italiani che imparano il cinese negli ultimi anni.
“Prima erano poche le persone che sapevano parlare bene la lingua cinese (in Italia), invece adesso non è più difficile come prima trovare una persona in grado di parlare un ottimo cinese”, ha affermato Goffredo.
I due concordano sul fatto che la lingua possa costituire un ponte per la comunicazione e gli scambi tra Cina e Italia in diversi settori, e negli ultimi anni le due lingue e culture hanno rivelato un crescente fascino per i rispettivi popoli.
LINGUA ITALIANA SEMPRE PIÙ RICHIESTA
Chen è una professoressa del College of Western Languages and Cultures, Sichuan International Studies University (SISU). La sua storia con la lingua italiana risale a più di due decenni fa.
Dopo aver conseguito la laurea magistrale nel 2005, Chen ha poi ottenuto un dottorato all’Università di Macerata in Italia. Avendo terminato gli studi, ha deciso di ritornare in Cina per fare carriera.
“Allora c’erano numerose opportunità. Potevo rimanere in Italia, ma anche lavorare in un’azienda straniera qui in Cina. Alla fine, tuttavia, ho accettato l’invito della SISU e sono diventata un’insegnante di italiano”, ha affermato la donna.
La comunicazione e la cooperazione tra Cina e Italia, ha affermato Chen, hanno mostrato un grande potenziale. In quanto appassionata di cultura italiana, la donna ritiene che, come professoressa universitaria, possa agevolare meglio gli scambi culturali tra i due popoli.
La professoressa si è concentrata sull’integrazione di teorie e pratiche durante l’insegnamento alla SISU. Ha inoltre fatto da mentore per gli studenti laureati nella pratica della traduzione, che è diventata una caratteristica della pedagogia. “Oltre all’insegnamento teorico, ho proposto di allestire laboratori di traduzione per incoraggiare gli studenti a tradurre libri italiani”.
Oltre al ruolo di professoressa, Chen è anche un’esperta di traduzione della letteratura italiana. Nel 2013, ha iniziato a tradurre opere letterarie italiane di fama internazionale: la serie “L’amica geniale”.
Chen ha dichiarato che ad oggi la lingua e la cultura italiane stanno guadagnando popolarità in Cina. Gli elementi italiani sono stati profondamente integrati in molti aspetti della società cinese. “La cucina e i marchi di moda italiani sono molto popolari in Cina, e, naturalmente, le partite di calcio italiane sono amate dai tifosi cinesi più accaniti”.
Dal momento che gli scambi Cina-Italia si sono estesi a più settori, ha affermato Chen, la richiesta di talenti nella lingua italiana in Cina, che abbiano una comprensione profonda delle condizioni e della cultura reciproche nazionali, oggi sta aumentando significativamente, portando più università a offrire programmi sulla lingua italiana.
Chen ha dichiarato che continuerà ad affinare le sue capacità di insegnamento e a impegnarsi per lavorare come ponte per la comunicazione culturale tra i due Paesi.
LINGUA CINESE INDISPENSABILE
Goffredo, istruttore direttivo dei servizi formativi (lingua cinese) presso il Comune di Milano, condivide lo stesso interesse per la cultura cinese, ed è dunque entusiasta di trasmettere ad altri le relative conoscenze.
L’uomo ha iniziato a studiare cinese in Italia nel 2009, e ha compiuto tre viaggi in Cina con borse di studio. A quel tempo, solo poche persone sapevano parlare fluentemente cinese nel Paese.
Oggi, non solo ci sono sempre più laureati italiani specializzati in cinese, ma anche la concorrenza per i relativi posti di lavoro è diventata feroce nei mercati lavorativi locali.
Con la sua passione per la lingua e la cultura cinesi e i suoi intensi sforzi, Goffredo si è distinto. Secondo lui, la lingua cinese è molto difficile per gli italiani, poiché appartiene a una cultura distante e diversa, che è “estremamente interessante e affascinante”.
Grazie al fascino unico del cinese, Goffredo, oltre a svolgere i normali compiti del corso, ha inoltre migliorato la sua fluenza leggendo e guardando film. Da quando ha intrapreso la carriera di insegnante, il suo entusiasmo per l’insegnamento della lingua è stato trasmesso anche in aula.
“(Insegnare il cinese) mi dà un senso di soddisfazione personale e professionale, soprattutto dovendo spiegare e dovendo parlare della lingua cinese, che è un argomento così complicato e distante”, ha dichiarato Goffredo.
L’insegnante ha inoltre affermato che i suoi corsi di lingua cinese rientrano nell’ambito delle attività di formazione organizzate dal Comune di Milano, che hanno lo scopo di fornire conoscenze, competenze e abilità utili ad orientarsi al meglio nel mondo del lavoro. Nella sua aula, Goffredo pone enfasi sullo sviluppo delle abilità degli studenti nel comunicare in cinese.
“Dobbiamo comunicare e conversare insieme… Spero che, quando gli studenti si trovano al ristorante o in un negozio con amici cinesi, siano in grado di parlare con una certa fluidità”, ha affermato l’insegnante.
Sottolineando il ruolo positivo che svolgono gli elementi culturali nell’insegnamento delle lingue, Goffredo ha dichiarato che in Italia c’è un forte interesse per la cultura cinese. Oltre a organizzare corsi di formazione sulla lingua cinese, il Comune di Milano offre anche corsi di calligrafia e cultura cinesi.
Goffredo, che è anche segretario esecutivo dell’Istituto Confucio presso l’Università Ca’ Foscari Venezia, ha sottolineato che ci sono molti studenti italiani che mostrano entusiasmo per l’apprendimento del cinese e che nutrono un forte interesse per la cultura cinese, non solo a Milano, ma anche in altre grandi città italiane.
In Italia, c’è una forte richiesta di talenti di lingua cinese in diversi settori, come il turismo e i prodotti di lusso, ha affermato Goffredo.
L’insegnante ha sottolineato che la lingua costituisce la chiave per ridurre la distanza culturale, e che l’insegnamento del cinese contribuisce a promuovere gli scambi e la cooperazione tra Italia e Cina.
Molti dei suoi studenti sono venuti a imparare il cinese poiché le loro aziende potrebbero avere clienti di questa nazionalità, ha aggiunto l’insegnante, e queste aziende vogliono garantire che alcuni dei loro dipendenti sappiano parlare la lingua, poiché è estremamente importante per lavorare con la Cina.
“(La lingua cinese) è una chiave indispensabile. Se si vuole avere a che fare con la Cina in maniera proficua e intelligente, per creare realmente rapporti di fiducia e di amicizia, bisogna conoscere la lingua”, ha affermato Goffredo. (Xin)© Xinhua