Pechino/Roma, 12 mar 15:23 – (Xinhua) – Tra le tegole dorate e le pareti rosse di giardini pittoreschi, giovani cinesi agghindati con abiti tradizionali, noti come Hanfu, hanno posato con grazia per i fotografi, evocando un viaggio nostalgico nei tempi antichi.
Jin Yujin, 29enne appassionata di Hanfu con circa 11.000 follower sulla principale piattaforma social cinese di lifestyle Xiaohongshu, ha postato un video che mostra un gruppo di donne, tra cui lei stessa, con addosso l’abito tradizionale per la Festa delle lanterne, suscitando un grande interesse.
“L’Hanfu ha un fascino unico perché il suo design rappresenta il distinto stile cinese”, ha riferito la ragazza a Xinhua. “La crescente passione della gente per l’Hanfu riflette un maggiore apprezzamento per la nostra cultura, con un numero sempre maggiore di persone che abbracciano la bellezza del nostro abbigliamento tradizionale e sono orgogliose di indossarlo”.
Il fascino di Jin per l’Hanfu è iniziato nel 2013, quando si è unita a una società di Hanfu della sua università. “A quel tempo, l’Hanfu era spesso percepito come un semplice costume da fiction televisiva”, ha ricordato la ragazza, ammettendo che si sentiva in imbarazzo a indossare l’Hanfu in pubblico.
Negli ultimi anni, tuttavia, questa percezione ha subito un cambiamento significativo. Grazie al rinnovarsi dell’interesse verso la cultura tradizionale tra i giovani e alla sua presenza amplificata sulle piattaforme dei social media, l’Hanfu è nuovamente tornato sotto i riflettori. Jin ha affermato di aver notato ora un numero crescente di negozi che offrono abiti in stile Hanfu.
OPPORTUNITÀ COMMERCIALI
Durante le festività del Capodanno cinese di quest’anno, si sono visti spesso turisti che indossavano l’Hanfu durante le visite ai siti del patrimonio culturale cinese. La crescente popolarità di questo trend di moda ha creato nuove opportunità commerciali per molti in Cina, tra cui servizi come il trucco tradizionale cinese, servizi fotografici e noleggio di costumi.
La signora Li, che gestisce un negozio di noleggio di Hanfu e servizi per il look retrò a Qianmen, nel cuore di Pechino, ultimamente è stata molto impegnata. La donna ha dichiarato che un numero crescente di persone porta i propri costumi, richiedendo in particolare il trucco e l’acconciatura tradizionali, il che indica una più evidente preferenza personale sulle immagini della cultura antica.
Secondo Qichacha, una piattaforma di dati commerciali in Cina, il Paese ospita quasi 6.000 imprese legate all’Hanfu, con un numero in continua crescita. Nel 2023, il numero di nuove imprese di questo tipo aveva raggiunto le 2.686, con un aumento del 355,25% rispetto all’anno precedente.
La tradizionale veste Hanfu, impreziosita da intricati ricami, risale alla dinastia Han (202 a.C.-220 d.C.). Ma l’Hanfu si è evoluto nel corso della storia, dando vita a una serie di modelli diversificati che oggi appaiono in diverse città cinesi.
Ad esempio, a Suzhou e Hangzhou, nella Cina orientale, si tende a preferire lo stile Hanfu della dinastia Song meridionale (1127-1279), mentre a Pechino sono più diffusi i costumi delle dinastie Ming e Qing (1368-1911), in linea con l’architettura del Museo del Palazzo e del Palazzo d’Estate. Al contempo, a Xi’an e Luoyang, ex capitali antiche, si predilige l’abbigliamento tradizionale e gli elementi culturali che meglio incarnano la cultura della dinastia Tang (618-907).
Si ritiene che i diversi trend di moda favoriscano la conservazione e la promozione dell’Hanfu.
La contea di Caoxian, situata nella provincia orientale cinese dello Shandong, è uno dei maggiori centri di produzione di Hanfu in Cina. Attualmente, ospita 12.797 negozi online di Hanfu e 2.186 attività legate all’industria, con quasi 100.000 persone coinvolte nel relativo settore.
A gennaio, le vendite di Hanfu a Caoxian sono state pari a circa 920 milioni di yuan (circa 128 milioni di dollari). Poiché il 2024 è l’Anno cinese del loong, o drago, gli stilisti hanno utilizzato motivi di draghi e fenici per adornare questi abiti.
“Molte persone hanno scelto l’Hanfu come regalo di Capodanno per i loro parenti e amici”, ha dichiarato Li Zilei, un uomo d’affari di Caoxian, aggiungendo che oltre agli ordini nazionali, hanno ricevuto anche ordini dall’estero.
LA MANIA DELL’HANFU DIVENTA INTERNAZIONALE
La febbre dell’Hanfu si è diffusa anche nei Paesi esteri, come l’Italia. Durante il Carnevale 2024, che si è concluso in tutta Italia il 13 febbraio e che è culminato con la famosa sfilata di costumi e maschere di Venezia, è stata presentata una mostra di Hanfu nel vivace finale della sfilata.
Per il secondo anno consecutivo, uno spettacolo del genere è stato inserito nel Carnevale di Venezia. Vestiti con l’Hanfu, un gruppo di 22 volontari italiani e cinesi ha partecipato a una sfilata in Piazza San Marco, nel centro della città.
Chantal, una studentessa italiana dell’Istituto Confucio dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, ha indossato un costume da principessa in seta scarlatta per partecipare all’evento. “Ho sentito che (indossare l’Hanfu) è il mio modo di sperimentare la bellissima cultura cinese, lo stile di vita e l’incredibile storia degli abiti”, ha affermato la ragazza.
Il 19 febbraio, una magnifica parata di Hanfu si è svolta nel cuore di Roma, attirando oltre 200 abitanti locali agghindati con abiti tradizionali cinesi. I volontari hanno distribuito opuscoli in italiano su questi vestiti. “Prima chiedevo se erano giapponesi o coreani, ma ora riconosco chiaramente le caratteristiche degli abiti cinesi”, ha affermato Antonio Felini, un cittadino italiano presente all’evento.
Secondo Chen Yifang, organizzatore dell’evento e presidente del Hua Xing Arts Group di Roma, la mania per l’Hanfu è stata in parte scatenata dalla presunta replica, da parte di un marchio di moda estero, del design della tradizionale gonna cinese “a faccia di cavallo”, marchio che non ha tuttavia chiarito da dove ha tratto l’ispirazione.
FIDUCIA CULTURALE
La gonna “a faccia di cavallo” è un tipo di Hanfu con una parte anteriore alta e piatta e da lati pieghettati, nata nella dinastia Song (960-1279) e che si è imposta durante le dinastie Ming e Qing. “A faccia di cavallo”, espressione originariamente usata nell’antica architettura cinese, si riferisce alla parte di muro sporgente sulla parete esterna, e la gonna porta lo stesso effetto simmetrico nell’estetica tradizionale cinese.
“Indossare abiti ‘a faccia di cavallo’, così come l’Hanfu, indica una rinascita della cultura tradizionale cinese. Un numero crescente di persone in Cina sta riscoprendo l’apprezzamento per l’Hanfu e lo indossa con orgoglio in pubblico, il che riflette fiducia culturale”, ha dichiarato Chen, sostenitore dell’Hanfu a Roma.
La Dishang Group Co., Ltd., un’azienda di abbigliamento con sede nella città di Weihai, nella provincia dello Shandong, è specializzata nella progettazione, vendita e noleggio di gonne di questo tipo. Questi abiti sono particolarmente popolari tra i turisti che visitano la città costiera.
“Negli ultimi anni gli stilisti professionisti hanno visto l’estetica del pubblico dirigersi verso la cultura tradizionale cinese. L’ascesa della ‘mania dell’Hanfu’, che risponde alle nuove preferenze estetiche dei giovani, segnala una rinascita dell’abbigliamento tradizionale cinese nella vita quotidiana”, ha dichiarato Wang Shuai, capo designer di Dishang.
Wang ha aggiunto che l’azienda vanta più di 3.000 stilisti in patria e all’estero, che incorporano i design e i modelli strutturali tradizionali dell’Hanfu nel design contemporaneo. L’azienda è stata anche lodata per aver incorporato elementi dell’Hanfu nel design delle uniformi del personale delle compagnie aeree, ha sottolineato il designer. (Xin)
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