Minfeng, 10 dic 11:34 – (Xinhua) – Per l’agricoltore Memet Metseyit e la sua famiglia, che vivono ai margini meridionali del deserto del Taklimakan, noto come “Mare della Morte”, le tempeste di sabbia erano una minaccia costante.
Il Taklimakan si estende per 337.600 chilometri quadrati e la sua circonferenza misura 3.046 chilometri, il che lo rende il più grande deserto della Cina e il secondo più grande deserto in espansione del mondo.
Da quando lo Xinjiang ha inaugurao un progetto di controllo della desertificazione e ha sviluppato industrie della sabbia alla fine del XX secolo, Memet si è guadagnato una buona vita appaltando terreni sabbiosi per la bonifica e piantando salici rossi e cistanche, un’erba medicinale tradizionale cinese che cresce nel deserto.
Negli ultimi anni, le autorità locali della prefettura di Hotan, che amministra la contea di Minfeng, hanno incoraggiato e guidato diverse forze sociali a impegnarsi nella prevenzione e nel controllo della sabbia. Di conseguenza, sono state introdotte 33 imprese e 14 cooperative per aiutare a ripristinare i terreni sabbiosi, insieme a 8.277 famiglie che hanno appaltato i terreni per la bonifica e l’agricoltura.
Grazie a sforzi decennali, il deserto di Taklimakan è stato completamente circondato da una cintura verde che blocca la sabbia e si estende per 3.046 chilometri. (Xin)© Xinhua