È stato già definito un anno da record il 2021. I numeri sono eloquenti, la Banca Popolare del cassinate continua a macinare risultati brillanti, esercizio dopo esercizio. I soci sono tornati a riunirsi in presenza dopo due anni. A causa della pandemia infatti, le assemblee si sono tenute senza la presenza fisica dei soci, che hanno espresso il loro voto per il tramite di un rappresentante designato. Dati che danno grande soddisfazione e che indicano un importante trend di crescita.
Gli impieghi arrivano quasi a 671 milioni di euro, con un incremento di oltre 122 milioni un +22% rispetto all’anno precedente, a testimonianza del continuo e costante impegno della banca a sostenere lo sviluppo e la crescita del territorio con la concessione di prestiti e finanziamenti a imprese e famiglie.
Crescono anche la raccolta diretta, che sfiora i 942 milioni di euro +7%, e la raccolta indiretta che, con un incremento di oltre 32 milioni di euro rispetto al precedente esercizio, supera i 155 milioni +26%. In crescita anche l’utile lordo, pari a circa 15,5 milioni di euro e l’utile netto, pari a quasi 10,5 milioni, di cui circa la metà distribuiti come dividendi ai soci.
Una banca sana, solida, che, anche negli anni non facili segnati dalla pandemia, ha continuato il suo percorso di crescita e di miglioramento riservando grande attenzione alla gestione del rischio di credito.
Prima assemblea in presenza ma con una grande assenza, il presidente Donato Formisano, per tutti un vuoto incolmabile.