Il presidente Sergio Mattarella è stato accolto dai cittadini di Cassino e da tanti studenti delle scuole di ogni ordine e grado che hanno voluto rappresentare il proprio istituto come quelli dell’Itis Majorana della città Martire.
Era il 14 febbraio del 1944 quando l’Abbazia di Montecassino fu completamente distrutta dopo pochi giorni, il 15 marzo, toccò all’intera città di Cassino. I tedeschi resistevano contro le forze alleate mentre i civili avevano già abbandonato la città rimasta in mano ai tedeschi che vennero in gran parte sepolti dalle macerie. Nemmeno con questa decisione i soldati alleati riuscirono a superare la linea Gustav. La battaglia di Cassino ancora oggi è considerata la più distruttiva d’Italia e tra le più sanguinose della seconda guerra mondiale. Un territorio sconvolto dalla distruzione morale e materiale e che ha saputo risorgere.
A distanza di 80 anni da quella tragica pagina della Storia che ebbe come protagonisti Cassino, la sua popolazione e gli eserciti provenienti da tutto il mondo, ha detto il sindaco Enzo Salera nel suo intervento, ci troviamo oggi in una città viva, che ha saputo rinnovarsi, guardando al presente e al futuro, senza mai distogliere lo sguardo da quella ferita, insanabile.