78 anni dopo la stessa commozione, quella dei famigliari di cinque giovani fucilati dai tedeschi il 4 maggio del 1944 in quello che viene ormai ricordato come l’eccidio di Borgo Montenero. Anche quest’anno si è svolta una cerimonia commemorativa che ha vissuto un momento importante nell’Aula Consiliare del Comune di San Felice Circeo, dove il Comune ha ricevuto la Medaglia d’oro al merito civile.
Successivamente le autorità civili e militari, le associazioni combattentistiche accompagnate da alcune scolaresche di Borgo Montenero, sono giunti al Monumento nell’area La Torre dove c’è una lapide con su impressi i nomi di Cesare Cascarini, Francesco Benvenuti, Bernardo Savelli, Giuseppe Gallo e Vittorio Vagnozzi che proprio lì furono fucilati dopo che facevano parte di 23 uomini rastrellati dalle truppe tedesche la notte del 3 maggio 1944 a Borgo Hermada, per non aver ottemperato all’ordine di evacuazione immediata.
Una giornata speciale sulle note della Banda dell’Esercito Italiano. La deposizione della corona d’alloro al monumento e la consegna di fiori ai famigliari delle vittime. Un momento emozionante come ha ricordato il Prefetto di Latina Maurizio Falco il quale inevitabilmente ha fatto riferimento a quello che sta succedendo in questo periodo in Ucraina.