Il Pianeta Terra contro la plastica”, è questo il tema della 54esima edizione della Giornata della Terra, che si celebra lunedì 22 aprile in tutto il mondo. La ong americana che organizza l’evento, Earthday.org, chiede una riduzione del 60% della produzione di tutte le plastiche nel 2040.
La Giornata è nata nel 1970 negli Stati Uniti, su iniziativa di politici ed attivisti locali. Negli anni si è diffusa in tutto il mondo, sostenuta dalla ong earthday.org. In Italia dal 18 al 21 aprile si tiene a Roma il Villaggio della Terra, a Villa Borghese, organizzato da Earthday Italia e dal Movimento dei Focolari. Il Villaggio presenta 600 eventi di cultura, sport, scienza e solidarietà. Negli Stati Generali dell’Ambiente per i Giovani, a Roma e Torino gli studenti si riuniranno per produrre un documento destinato ai ministri del G7 Clima, Ambiente ed Energia, che si terrà a Torino dal 28 al 30 aprile, alla Reggia di Venaria. Domenica mattina sul Lago di Bolsena in provincia di Viterbo, numerosi volontari si sono dati appuntamento nei pressi del sito archeologico sommerso Gran Carro risalente all’età del ferro, per ripulire di rifiuti di ogni genere il sito. I volontari di Mare Vivo insieme ai carabinieri e Guardia di Finanza del reparto subaquei, hanno raccolto in poco più di un’ora 13 metri cubi di rtifiuti pari a 1 7 quintali che giacevano sul fondo del lago insieme ai preziosi reperti archeologici. La giornata dedicata alla Terra costituisce il momento in cui tutti i cittadini del mondo si uniscono per celebrare la Terra e promuoverne la salvaguardia. I gruppi ecologisti lo utilizzano come occasione per valutare le problematiche del pianeta: l’inquinamento di aria, acqua e suolo, la distruzione degli ecosistemi, le migliaia di piante e specie animali che scompaiono, e l’esaurimento delle risorse non rinnovabili. Si insiste in soluzioni che permettano di eliminare gli effetti negativi delle attività dell’uomo; queste soluzioni includono il riciclo dei materiali, la conservazione delle risorse naturali come il petrolio e i gas fossili, il divieto di utilizzare prodotti chimici dannosi, la cessazione della distruzione di habitat fondamentali come i boschi umidi e la protezione delle specie minacciate.