Con l’ultima domenica di marzo torna in vigore l’ora legale. Nella notte tra sabato e domenica bisognerà spostare in avanti le lancette degli orologi. Il ritorno all’ora solare sarà effettuato nell’ultima domenica di settembre. L’ora legale comporterà un’ora in meno di sonno ma ci farà guadagnare in termini di disponibilità di luce solare. Con l’ora legale infatti, il sole sorgerà più tardi e tramonterà altrettanto facendo allungare le giornate nella serata. L’ora legale è un accordo internazionale utilizzato per ridurre i consumi di energia elettrica cercando di sfruttare al massimo le ore di luce diurne. L’origine dell’ora legale risale alla Prima guerra mondiale quando molti paesi provati dal conflitto decisero di spostare le lancette un’ora in avanti durante l’estate, dato che in tempo di guerra il risparmio energetico era considerato una priorità. In Italia l’ora legale è stata adottata per la prima volta nel 1916. Il provvedimento è stato assunto per gli stessi motivi anche durante il secondo conflitto mondiale. Solo nel 1966 l’Italia applica per la prima volta in maniera definitiva l’ora legale e l’ora solare. Inizialmente il cambio dell’ora avveniva l’ultima domenica di maggio e poi di nuovo l’ultima domenica di settembre. Nel 1980 si decise di prolungare la durata dell’ora legale anticipandone l’inizio alla prima domenica di aprile. Nel 1996 l’Unione Europea ha deciso di uniformarsi in merito e gli stati membri hanno decretato che l’ora legale doveva entrare in azione dopo l’equinozio di primavera. Alcuni paesi però non sarebbero più d’accordo nell’adottare l’ora legale.
Fino all’ottobre 2011 anche la Russia adottava il cambio dell’ora ma poi ha scelto di abbandonare questa pratica. I paesi del nord Europa, infatti, vista la maggiore vicinanza al Polo Nord non hanno mai usufruito molto della maggiore luce naturale che è presente con il cambio dell’ora. Secondo alcuni, inoltre, il cambio dell’ora causerebbe degli effetti sul sonno e sulla salute.
Secondo il nostro Governo l’entrata in vigore dell’ora legale ci permetterebbe di risparmiare sul consumo di energia elettrica per quasi sei mesi all’anno. Dettaglio che, specialmente in questo periodo in cui le materie prime hanno costi alti, è molto rilevante per la vita di molti italiani.