Davanti al Giudice di Pace Penale di Latina, a conclusione di un procedimento civile durato 2 anni e mezzo nei confronti di un agricoltore di Aprilia che aveva aggredito e minacciato un bracciante agricolo di nazionalità indiana “colpevole” di aver chiesto il pagamento della sua retribuzione, è stato offerto un risarcimento nei confronti del lavoratore per la mancata retribuzione a lui dovuta e per i danni morali e materiali subiti a seguito dell’aggressione di cui rimase vittima. Resta ancora aperto il procedimento penale per caporalato e sfruttamento, promosso dalla Procura della Repubblica nei confronti del datore di lavoro ed al quale il bracciante sarà chiamato a testimoniare.
La comunicazione arriva dal segretario Uila di Latina Giorgio Carra.
I fatti risalgono al 5 settembre 2020 quando Singh Inderbir, un giovane bracciante agricolo residente nel comune di Aprilia, fu aggredito e minacciato dal suo datore di lavoro per aver chiesto di essere pagato per il proprio lavoro.